Un viaggio tra le eccellenze regionali a misura di bambino

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1996

La genitorialità è un viaggio.

Si inizia a viaggiare con la mente, quando un figlio è solo un’idea, un sogno in fondo al cuore, una speranza di futuro allargato, un progetto di vita condiviso.
Il viaggio prende il via quando si aspetta: è il disegno di un visino tondo con un sorriso sdentato, disegnato da sdraiati, con gli occhi all’insù che fanno da pennello sullo sfondo bianco del soffitto. E magari con dei piedini giganti, visti i calcetti che l’inquilino è in grado di assestare.
Si dice che una mamma nasca al primo accenno di linea rosa di un test, mentre un papà nasca al primo incontro col bambino.
Si può in realtà diventare mamma e papà in tanti modi. Ma da quel momento, in ogni caso, si diventa insieme genitori e si parte per il viaggio più bello e senza data di ritorno.

Si dice che da un viaggio non si torna più uguali a quando si è partiti. Un viaggio trasforma, arricchisce, migliora.
Tra i tanti doni che facciamo ai nostri figli, quello delle esperienze è di sicuro il più apprezzato. Quanto è forte il desiderio di mettere da parte feste di compleanno, giocattoli, regali e partire?
Che sia la prima gita in fattoria, o il battesimo del volo, viaggiare con i nostri bimbi è tanto faticoso quanto strepitoso. Il ricordo che ci lascia è una grande riserva di amore e di energia. I bambini non ricorderanno esattamente i luoghi visitati, ma conserveranno memoria dell’avventura e della situazione vissuta insieme.

Ogni viaggio è un’avventura…

Se viaggiare è un’avventura extraordinaria, essere genitori è un’avventura quotidiana.
Dai primi pianti, alle notti insonni, dalle prime pappe ai primi passi. Si viaggia a velocità costante: c’è una prima volta per tutto, con una frequenza che spesso non dà tregua, da affrontare con poche ore di sonno alle spalle e tanti dubbi, zigzagando tra consigli non richiesti, giudizi e sensi di colpa, e con qualche sano pitstop da pediatri e ostetriche, i veri riferimenti a cui ci affidiamo.
Per ogni evento una cosa è certa: siamo alla ricerca del meglio per il nostro bambino. Il viaggio più a lungo raggio nel primo anno di vita di un bebè è sicuramente quello alimentare, con un importante scalo verso i sei mesi, quando il cibo perfetto e completo, il latte della mamma, non è più sufficiente da solo a rispondere alle esigenze di crescita del bambino. È tempo di nuove consistenze, nuovi sapori, scelta di ingredienti gustosi e sicuri.

Siamo in Italia, la terra famosa in tutto il mondo per il cibo e per la qualità dei suoi prodotti. Abbiamo una marcia in più in questa fase, e sappiamo che in tutto lo stivale si trovano eccellenze e specialità regionali.
Quante volte ci capita di “intavolare” un dibattito sulla migliore regione d’Italia dal punto di vista culinario, e non arriviamo mai a una risposta definitiva, perché tanto sappiamo che in qualunque tavola d’Italia si mangia benissimo per qualità degli ingredienti locali e ricette tipiche tramandate da generazioni?

Eppure, per i bambini questo discorso non vale. Ci avete mai pensato? Siamo pieni di eccellenze ma non alla portata dei nostri bebè. E quindi cosa fare?
Come inserire questa ricchezza tipicamente italiana nello svezzamento e soprattutto nei primi 1000 giorni di vita del bambino? Io una risposta ce l’avrei: vi propongo un viaggio insieme a me, che sono Ambasciatrice, questa volta di gusto e di novità.
La compagnia è naturalmente di bandiera: Mellin! Sul biglietto c’è scritto “Eccellenza secondo Mellin”. La data di partenza è a novembre. Le tappe saranno tante, tutte italiane. Curiosi di saperne di più? Come Ambasciatrice di My Melling Blog, sono stata coinvolta sin dall’inizio di questo Viaggio d’Italia di cui vi racconterò a breve di più.

L’eccellenza secondo Mellin

Mellin è un’azienda con una storia centenaria. L’esperienza che ha accumulato in tutto questo tempo mi fa pensare a quella di una nonna, e a quello che solo una nonna sa fare in cucina. Pochi ingredienti rodati e sapientemente selezionati, sempre la stessa ricetta: potete provare e riprovare ma non riuscirete mai a replicare quel sapore inconfondibile…
Ma mi ricorda anche una mamma, perché continua a crescere con i bambini, ad ascoltare i pediatri e ad adattarsi ai tempi, instancabile nella ricerca dell’eccellenza. E non parlo solo di quella che svolge nel centro di ricerca di Utrecht In Olanda, in particolare sul latte materno.
Parlo dello studio delle materie prime, della selezione di agricoltori e allevamenti, della scelta di processi produttivi nel rispetto dell’ambiente. Per proporre il meglio.
Come al termine di una gravidanza, anche nella famiglia Mellin qualcosa di nuovo sta per nascere e un nuovo viaggio sta per cominciare.
Partiamo?

Piazza Italia, Costarei – Cagliari – Sardegna

Arbatax – Sardegna

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