Da Kiko a Chicco: come cambia il rapporto di una mamma col makeup in 10 punti

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Makeup mamme
In tutto questo tempo di assenza dal blog non sono riuscita a scrivere nemmeno un post. Però ammetto di aver trovato il tempo, una volta (due, rinunciando alla pausa pranzo!) per una manicure modaiola, al passo con le tendenze di stagione. E non lo dico io: il blu quest’anno detta il trend in fatto di nail art, da quello della nazionale (e vabbè) allo zaffiro, al cobalto al sailor e altre 50 sfumature.

Ma subito mi sono trovata a constatare che forse il colore che ho scelto, invece di essere quello che più mi convinceva tra le nuances dell’estate 2014, era un recondito, inconscio richiamo ai colori da cui sono ormai circondata. Il blu sta bene con quasi tutti gli oggetti e i giochi sparsi in una casa dove vive un bambino di 14 mesi. Però l’occasione mi è tornata utile per rispolverare un ricordo e saldare un debito. Con tre mie care amiche, fino a poco tempo fa anche colleghe, grazie alle quali è nata l’idea di questo blog. Un po’ diversa da come è diventata, ma che ci ha dato spunto di farneticare in tanti aperitivi fatti insieme! Insomma, se scrivessi un libro su di noi inizierebbe così:

Ma ve lo immaginate? Noi tra qualche anno con dei figli? Da Kiko a Chicco, il passo è breve! Se la ridevano le 4 amiche al bar, dopo una serata post ufficio trascorsa a fare shopping e conclusasi con una immancabile puntatina da Kiko, il mega store del makeup low-cost.

Questo post di ringraziamento avrebbe forse dovuto inaugurare il blog, ma visto il mio ritardo cronico, meglio tardi che mai. E siccome so che sono timide, userò solo nomi di fantasia 🙂 E quindi ringrazio Violetta, la più glamour del gruppo. Mai fuori posto uno solo dei suoi lucidissimi capelli neri, lunghezza invidiabile senza ombra di doppie punte e scalatura sempre perfetta da rivista patinata, di quelle che ritagli e porti al tuo parrucchiere di fiducia dicendo “li vorrei così”. Sempre un filo di matita automatica nera di Chanel sugli occhi e un trucco nude semplice e luminoso che molte donne nel giorno del loro matrimonio si sognano. Chiama le sue borse per nome, e non saprei come affrontare tutte le mie giornate (e i saldi) senza di lei. E grazie alle Antonioni sisters, due sorelle così diverse eppure intimamente legate da un illimitato senso artistico: spignattatrice semi-professionista la prima, Clara, capace di prendere gocce e grammi di sostanze impronunciabili come lecitina, tintura di Benzoino, lanolina anidra e trasformarli nei più efficaci e profumati prodotti per corpo e capelli. Ma non solo: è anche una fantastica videomaker con il merito di essere stata mentore della sorella più piccola, Rina, che è diventata una vera forza della natura con la sua 6d tra le mani. E anche quando non siamo truccate, riesce a tirare fuori il meglio di noi! Un obiettivo ottico per un obiettivo di vita che ormai si sta realizzando e che le auguro di cuore: vivere fotografando, ancora meglio se facendo foto di viaggio in giro per il mondo. Tra un viaggio e l’altro, si è specializzata in reportage, wedding & engagement, pregnancy & maternity, babies & family. E vi posso assicurare che è una sarta di sogni su misura!

Oggi il passaggio da Kiko a Chicco c’è stato: l’ho inaugurato io, ma anche loro si sono trasformate in zie perfette piene di tenerezza e amore per questo nipotino fortunato, in attesa che un giorno arrivino cuginetti e cuginette. E così ormai le priorità sono cambiate. Non solo la prova su strada dello smalto non si fa più con la boccetta in mano, ma con gli accessori del bimbo, per essere sicure di fare sempre pendant! Ora:

  1. Il trio mat è diventato il trio su 4 ruote;
  2. le cialdine per ombretti hanno lasciato il posto a cialde di caffè anelate a qualunque ora;
  3. le salviette struccanti hanno lasciato il posto a salviette detergenti per il cambio pannolino;
  4. la IT bag contentente la minitrousse per i ritocchini è diventata una borsa carica come per un viaggio di un mese;
  5. Se si ha tempo per un video tutorial di makeup su youtube, la scelta ricadrà inesorabilmente su “come truccarsi in 30 secondi” e “trucco per nascondere davvero le occhiaie”;
  6. Se si ha tempo per una review su youtube, la scelta riguarderà “i migliori dispositivi per aerosol”, “come tenere in ordine l’armadio del bebè se vivi in un monolocale”, “ricette baby food”;
  7. Se hai tempo per un haul su Youtube, ti concentrerai solo sugli acquisti 18-24 (mesi) e gli online temporary store visitati ogni mattina saranno solo quelli esclusivamente per bambini;
  8. gli swatches, ahimé, hanno ormai a che fare con tutte le sfumature possibili di popò. D’altra parte è il tema che domina le classifiche dei discorsi tra neomamme da decenni;
  9. i flop del mese sono i pannolini che non hanno superato la prova popò;
  10. anche se sei in perfetta forma e truccata alla perfezione, nei selfie sarai sempre tagliata, perché darai più spazio alle espressioni del tuo bimbo.

Una cosa però è certa: non c’è giornata senza trucco, nel senso che ogni giorno ci si inventa qualcosa per resistere. E che ogni giorno è pienissimo di emozioni di tutti i colori, che neanche l’espositore più fornito di palette più complete nel negozio più grande di Kiko! D’altra parte, quando diventi mamma hai qualcosa in più e non in meno rispetto a ciò che già eri: una figlia, una donna, una lavoratrice. Un’adulta che contiene un’adolescente che contiene una bambina. Come una matrioska. E se ne avete vista una, sapete che dalla più grande alla più piccola hanno tutte un tocco di Blush e un velo di rossetto!

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