Cuerdas: un virus positivo nella giornata dell’autismo

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Cuerdas CortometraggioIn questi giorni il tema dei vaccini è tornato di prepotenza in agenda, in seguito all’indagine conoscitiva disposta dalla procura di Trani per accertare un possibile legame tra la somministrazione del vaccino trivalente Mpr e lo sviluppo dell’autismo.

Il tema è molto delicato e le mamme e i papà si dividono tra favorevoli e contrari. Nel corso preparto e negli incontri postparto che ho seguito, ho trovato persone che non hanno voluto impormi una decisione, che mi hanno sempre detto che non esiste una scelta giusta o sbagliata e che ogni mamma decide ciò che crede sia il meglio per il suo bambino.

Maniaca dell’approfondimento in rete, ho cercato tutti i tipi di informazioni a riguardo e mi sono fatta la mia idea (la nostra pediatra, in particolare, mi ha invitato a visitare il sito vaccinarsi.org che consiglio). Consiglierei anche di leggere la lettera aperta sul presunto rapporto tra vaccini e autismo, firmata da scienziati, medici e genitori. E sottolineerei, tra le tante possibili informazioni ricercabili online, che Andrew Wakefield, il medico che per primo ha teorizzato il legame nel 1998, è stato condannato per frode e radiato dall’albo dei medici del Regno Unito.

Ma, rimandando questo discorso ad altra sede con molto più tempo a disposizione, ne parlo perché oggi 2 aprile è la Giornata Mondiale della consapevolezza dell’autismo, voluta dall’Onu dal 2007. Il simbolo di questa giornata sono i monumenti illuminati di blu in tante città del mondo che aderiscono al Light it up blue, per testimoniare la vicinanza delle amministrazioni e il loro impegno a diffondere informazioni e conoscenza, al fine di mettere più persone possibile in condizione di relazionarsi al meglio con altre persone affette da autismo, soprattutto in età scolare, superando superficialità, luoghi comuni e superstizioni. Questo concetto di assistenza all’educazione mi ha fatto venire in mente un video di animazione commovente e veramente bello. Si chiama Cuerdas, “corde” in italiano, ha la firma della casa di produzione cinematografica La Fiesta e del regista Pedro Solis, che racconta di essersi ispirato ai suoi due figli per le figure dei due protagonisti, Nico e Maria. La storia è ambientata in un orfanotrofio: tra tanti bambini, ce n’è uno speciale. Non è autistico, ma il concetto di comunicazione e tentativo di superare la diversità, solidarietà e costruzione sociale buca lo schermo e strappa qualche lacrima. Tanto da aver innescato un fenomeno virale di pirateria incontrollata e guidata solo dal desiderio di condivisione da parte della rete. Il corto ha già vinto una marea di premi, nonostante la penalizzazione dovuta a tale diffusione.

Questo è il solo, positivo virus che oggi vorrei collegare alla giornata della consapevolezza dell’autismo. Prendete 11 minuti e godetevi la visione:

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